È stato arrestato Vace Boelter, l'uomo sospettato degli attacchi in Minnesota in cui sono stati uccisi la deputata dello stato del Minnesota Melissa Hortman con il marito e in cui è rimasto ferito un altro senatore, John Hoffman, con la consorte. Lo riporta il New York Times citando le autorità.

La caccia all'uomo è durata due giorni. Ieri l’auto di Boelter era trovata abbandonata nella contea di Sibley, a oltre 80 chilometri da dove aveva aperto il fuoco.

Secondo quanto riferito, l’uomo si sarebbe arreso spontaneamente, strisciando verso gli agenti dopo essere stato localizzato in un’area boschiva nei pressi della sua abitazione. È stato formalmente accusato di due omicidi e due tentati omicidi.

Vance Boelter prima di entrare in azione aveva scritto ai suoi coinquilini: «Vi voglio bene, non volevo finisse così. Potrei morire a breve». Viveva in una stanza in affitto e venerdì aveva pagato quattro mesi anticipati. A David Carlson, uno degli inquilini, aveva detto di aver bisogno di riposo. Nulla però lasciava immaginare un gesto folle come quello che poi ha portato a termine seppur di recente fosse alle prese con difficoltà economiche e psicologiche.

Nel manifesto trovato nell'auto del killer sono stati trovati 70 nomi di politici, inclusi tutti i democratici al Congresso del Minnesota, oltre che dei gestori di alcune cliniche Planned Parenthood per l'aborto. Gli investigatori stanno valutando se l’aggressore avesse pianificato ulteriori atti di violenza.

Boelter è un cristiano evangelico fermamente contrario all'aborto e, insieme alla moglie, gestiva una società di sicurezza privata, la Praetorian Guard Security Services. Di recente lavorava sei giorni alla settimana in due imprese di pompe funebri per "arrivare a pagare i conti" a fine mese, ha detto in un video postato online. Un lavoro che svolgeva dopo avere frequentato nel 2023 e 2024 un corso online sulle scienze mortuarie, che si aggiunge al suo dottorato in leadership, al master in scienze del management e alla laurea in relazioni internazionali. Prima della società di sicurezza con la moglie, ha gestito un negozio 7-Eleven a Minneapolis, ma è stato anche il direttore di una stazione di servizio a St Paul. Più di recente su LinkeIn si è descritto come l'amministratore delegato di Red Lion Group, azienda nella Repubblica Democratica del Congo impegnata a creare posti di lavoro per la popolazione locale.

Boelter e sua moglie in passato dirigevano un'organizzazione no profit chiamata Revoformation Ministries e una versione archiviata del suo sito web - riporta il Washington Post - chiamava il killer 'reverendo' affermando che era stato ordinato sacerdote nel 1993. «Prima dell'11 settembre, Vance aveva già compiuto viaggi in diverse zone di Gaza e della Cisgiordania - si legge sul sito -. Si rivolgeva ai militanti islamici per condividere il Vangelo e dire loro che la violenza non era la risposta».

(Unioneonline/v.l.)

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